La nave è quasi invisibile tra le
onde del mare, così resto, fermo
a guardare una tela enorme, sporca
di colori improvvisati e parole
rivolgo a me stesso, da tempo spento.
Ti sento sempre più estranea, ragazza
dai capelli corvini, che viaggi sul
veliero ardente, rapita da mille
pirati: già sai che non verrò. E lo so
anch’io che, codardo, non ti salverò.
Ascolto la bandiera rossa degli
operai, sbattuta dal vento e issata
sul faro all’imbrunire. Non ci sei tra
queste solitarie anime: ovunque ti
cerco, non trovo che memorie di te.