Volute di sensi e pensieri,
sguardi e segreti tremolii,
tutto indovino di te,
che rabbrividisci,
seppur così lontana
e fuori dalla mia trapunta.
Ventate di pelle e di sudore,
caldo alito e voce amante.
Questa neve mi dona la nostra primavera,
la tua sera calda
di farina e noce moscata.
Bussasti alla mia porta.
Ignoro come.
Ma ora sei vera,
sei sempre stata qui,
in una piega delle mie palpebre,
in una linea della mia mano.