Mentre trepidante procedo,
in mente ho solo te demone nero
e come vela taglio
la nebbia della collina silente.
Giunto innanzi alla tua residenza
varco il portale dell’oblio
e odo i rintocchi assordanti
della campana ormai perduta.
Stringo in mano la mietitrice d’anime,
e m’oscuro nella rabbia;
ombre di memoria mi ricordano
che anche un demone può morire!
Devo avanzare fulmineo in questa zona del terrore,
mi sento pronto per far sgorgare il tuo sangue;
raggiungerò il mio obiettivo prima che tutto diventi nero!