Un gelido pensiero accomuna questi sogni,
impavidi desideri che resistono incoscienti
voci del mio io, dolorose come pugni,
arroventati colpi di spade impazienti.
Sono loro: cavalieri senza patria
guidati da un'innata ferocia
la loro ferita mi lascia senza aria
musica funeraria accompagna la loro lancia,
squarcia i delicati timpani uccidendo i sensi.
Alberi opachi di un bosco senza nome.
Il sangue cola in grumi densi,
hai lasciato una traccia lungo il tuo cammino come
vulnerabile preda. Il tuo incubo continuerà a seguire
le tue gocce umanamente invisibili
(questo è il luogo dell'irrazionale, non lo puoi impedire)
e anche i suoi infuocati respiri sono temibili.
Il mostro non ha volto,
il suo cuore non ha battito...
È gelido il pensiero che accomuna questi sogni.