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Le solite cose

L'aria era già calda quando decise di lasciare quel letto
e forse non ancora cosciente, con gli occhi sbarrati,
quasi a volersi proteggere dalla luce scagliata
da quella vecchia finestra, si alzò e
contemporaneamente, con genetica precisione,
incalzò le sue antiche ciabatte.
Seduto sul letto, ma con i piedi per terra, si chinò in avanti
portando le mani sulle ginocchia e
solo allora i suoi orecchi sentirono il suo respiro
e dunque si alzò.
Lo specchio di quella stanza lo mostrò in piedi,
con la mano sinistra quasi spianta sul viso, a cercare
con la destra tra vecchi giornali qualcosa non visto
solo dopo che l'ansia di stare li fermo lo prese
scelse a caso e con la sua bella stampa si diresse,
con passo ferrato, laddove ciascun di noi
perde una parte di se stesso.
Dopo un po’ si portò in cucina
qui con fare distratto tentò, rovistando nelle vecchie
credenze, di prepararsi ciò che egli chiamava “pranzo”.
Pochi minuti di gesti meccanici furono sufficienti a renderlo sazio e
fargli pensare che era troppo sveglio, forse per questo
decise di ritornare nella stanza del sonno.
La stanza matrigna lo accolse donandogli aria, luce e gli occhi sul mondo.
Egli si posò sul letto, chiuse gli occhi e con voce asciutta disse a se stesso: - le solite cose -

 

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0 recensioni:

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26 commenti:

  • Adamo Musella il 19/06/2010 18:50
    Quando guardiamo e riusciamo a percepire un mondo dietro alle solite cose, allora stiamo assistendo al più grandioso dei giochi... la vita. Grazie dell'accostamento così nobile cara Monichina, un bacio grande.
  • Anonimo il 19/06/2010 14:59
    Ascolta Guccini ne "Un altro giorno e' andato", poesia anche quella, splendida quanto la tua. Buon sabato!!!!!
  • Adamo Musella il 19/12/2008 00:33
    La realtà a volte va solo descritta per scoprirla nel suo vero apparire molte grazie della lettura attenta Ivan ciao
  • ivan renella il 19/12/2008 00:21
    Veritiera e bella metrica..
  • Adamo Musella il 19/12/2008 00:07
    Son sempre molto onorato delle tue latture Augusto grazie 1000 ciao
  • augusto villa il 16/12/2008 23:31
    Bellissimaaaa!!!... Grande, Adamo!!!...
  • Adamo Musella il 10/06/2008 18:28
    Ancora grazie Rossella
  • Rosella Ardesia il 10/06/2008 17:14
    mi piace, complimenti!
  • Adamo Musella il 09/06/2008 23:24
    Probabilmente le stiamo già facendo... molto arguto caro Michelangelo Ciao
  • Michelangelo Cervellera il 09/06/2008 09:25
    Le solite cose, secondo me è terribile pensare di farle, ma alla fine probabilmente saremo costretti a farle.
    Molto piacevole.
    Michelangelo
  • Adamo Musella il 19/05/2008 23:12
    Forse proprio questo desideravo, sai a volte abbiamo un disegno ma poi un spirito libero come te ne intravede un'essenza originale e inaspettato Grazie Cinzia, un bacio
  • Cinzia Gargiulo il 19/05/2008 22:57
    Hai dipinto un quadro suggestivo della quotidianità fatta delle "solite cose" che fanno così parte di noi al punto da farle automaticamente.
    Un :bacio:
  • Adamo Musella il 21/04/2008 22:49
    Vero, molto vero ci avevo pensato ma tu sei uscita dalla mia testa? sei un'idea, una voce molto piacevole un abbraccio caloroso
  • Anonimo il 21/04/2008 18:38
    Lo dovresti sviluppare a racconto poichè interessante
  • Adamo Musella il 13/04/2008 21:18
    La vita è così tante volte ripetitiva... le solite cose. Grazie molte Ila un bacio
  • Ila Santo il 13/04/2008 19:25
    certe volte ho anche io l'impressione di vivere sempre le stesse cose... molto bella...
  • Adamo Musella il 10/04/2008 01:19
    Sonno e sogno, il rifugio durante la tempesta molte grazie Giovanna e un bacione
  • Adamo Musella il 22/02/2008 00:38
    Max bel commento, perfettamente d'accordo con la routine che ci ammalia e ci circonda. Grazie ancora.
  • max22 - il 21/02/2008 18:40
    Le solite cose, l'ordinario vivere che sicurezza, un po' celata e malferma, da. La routine che amabilmente ci circonda (e alla fine circuisce), sommata al movimento del diaframma, costruisce la vita. La nostra, anche.
  • Adamo Musella il 10/02/2008 12:40
    Vincenzo, la vita è come dice tu e come penso io. Grazie di avermi letto. Ciao
  • Vincenzo Capitanucci il 10/02/2008 02:42
    Vecchia finestra... antiche ciabatte... vecchi giornali.. descrivono bene queste vivere abulico... ma d'improvviso questa stanza matrigna... una presa di coscienza... non è la vera madre... non è la vera vita... e questa voce asciutta richiama una lacrima lontana... le solite cose... si... ma c'è altro..
    Piaciuta..
    Ciao
    Vincenzo
  • Adamo Musella il 09/02/2008 23:03
    Grazie Adelaide, ero molto "interiore" quando la scrivevo. Grazie e soprattutto grazie per l'accostamento
  • Adamo Musella il 09/02/2008 23:00
    Grazie Marilena, continua a leggermi e a darmi le tue impressioni. Grazie

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