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Sogno in una notte d'inverno

Il vento gelido mi schiaffeggia il volto,
mentre galoppo nella tormenta di neve
che rallenta il già lungo cammino per giungere a te.
Il mio destriero arranca sempre più nella coltre
bianca, affonda fino al petto, ma lo sospingo,
lo rincuoro: in fondo alla strada, oltre la collina,
c'è il caldo tepore di una fiamma amica,
di un cuore che innamorato mi attende.
La strada è ora meno impervia, superato
è il colle, e già il candido castello intravedo
nell'oscurità di una notte appena rischiarata
da una pallida luna.
Stride il ghiaccio del laghetto sotto gli zoccoli
che slittano: è quasi fatta.
Ma sordo un rumore tutto mi avvolge, una sorta
di lamentoso muggito, mentre io ed il mio
destriero affondiamo nell'acqua.
M'aggrappo al ghiaccio sottile, scivolano le mani
e scendo sempre più giù: ero quasi arrivato
alla felicità, ma come sempre nella vita tutti i sogni
s'infrangono nel cupo abbraccio della realtà.

 

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