Tempo,
volto sull'acqua,
cerchi concentrici di onde sempre più stanche,
lento scorrere dell'acqua di un fiume,
arrivato alla foce si confonde col mare.
Tutti i colori vivaci della vita sbiadiscono,
tutto diventa grigio
come un vestito troppe volte lavato.
Tempo,
braccio di mare tra isole e terraferma,
con un unico traghetto che fa la spola da una riva all'altra,
il ricordo,
come un vascello fantasma
se vuoi che scompaia dopo un po non c'è più.
Poi
quando d'ogni parvenza giunge l’immutato epilogo
c'è solo l'orologio,
e le lapidi
che si corrodono e diventano anonime,
ma
sempre si ode un vagito.