Prora d'acciaio,
intorno a me l'azzurro, sopra, sotto, a dritta a manca.
Eppure se fossi stato cieco avrei goduto maggiormente
della luce, dei colori,
di luoghi che altri possono solo sognare.
Se fossi stato sordo avrei udito chiaramente
le gemme sbocciare su alberi esotici dalle strane fogge,
il fraseggiar di animali misteriosi.
Ma io, stolidamente,
chiusi a doppia mandata la serratura del mio cuore,
ti feci dono della chiave
e...
tu la gettasti via.