Ci lasciammo davvero in quel viaggio d'avventura, occhi d'innocenza, in un vuoto di paura.
In Italia i posti letto erano tutti occupati, per le strade si vendevano materassi a prezzi ribassati, alcuni straccioni in fuga dalla fame, si imbarcarono per L'Africa, nella corsa coloniale, lontani sul mare, salutavano la patria, sventolata senza sosta, da un gruppo di puttane.
Nei palazzi i buttafuori incravattati amici del Re, festeggiavano ubriachi nel salone parrocchiale, tiravano fuori dai cilindri alcune mappe colorate, progettando nuove gogne, per le masse conquistate.
A migliaia, ci ritrovammo sul carrozzone americano, giovani con esistenze lunghe un millennio, viaggiammo stretti e sofferrenti, vagando per giorni nel cimitero dei ricordi, sul ponte i bambini sequestrati dal mare, contavano le onde, chiedendogli del pane, mentre le donne, martiri del pianto scongiuravano il timore, soffoncando ogni rimpianto.
Venne il tempo in cui i ricordi sono esclusi, i pensieri accrescono la vita, perchè ogni giorno è di conquista, il mondo si riempiva veloce di scelte imbarazzanti, timori escogitati, poteri contrastanti, i comunisti di vetrina, nel furore rivoluzionario, bruciavano il salotto, inventando un nuovo canto, marciarono col sociale nella lotta per il pane, tagliandoli la testa per imporre un nuovo male.
Gli Americani, industriali indaffarati, impauriti per la folla, inchiodarono la porta, legandoli alla corda, tutti gli altri assoldarono dei cani in combutta col mondo, per proteggersi la faccia e continuare il girotondo.
Col potere di un'accusa ci buttarono in galera, colpevoli di noi stessi, burattini non voluti nel ballo mascherato, in quella scelta di poteri ed incontrasto con il coro, scegliemmo noi stessi, dimenticandoci di loro che invocavano ad alta voce, libertà e tolleranza, lasciandole danzanti chiuse in una stanza.
Noi morimmo ad occhi aperti nella gran democrazia, lasciando sulla sedia un fiore di Anarchia...
Ci ritrovammo davvero in quel viaggio d'avventura, occhi di speranza in un vuoto di paura.
dedicata a
nicola sacco e bartolomeo vanzetti
assassinati in america sulla sedia elettrica perchè anarchici ed italiani.