username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

PASSEGGIATA

Il traffico cresce in tanti posti che la mia mano ha toccato;
Muta qualche faccia si agita
Come toccano il cordolo con le ruote
E le carene ancorate in un angolo hanno la vita a metà
Tra la vernice e l’erba.
Ho cambiato l’umore che ero
Con una faccia che non mi appartiene:
La solita gradinata di fiori raccolti,
Le ortensie che hanno un nome
In quello che pensiamo dell’infanzia
E un recinto di cavi imbevuti d’acqua e ruggine.

Sono uscito senza pensare con le braccia molto leggere
E un ridere di grappoli e terra che mi occupa gli occhi;
Ho cercato come ogni volta un profilo,
Una sembianza di unghie e capelli
In cui ritrovare una forma, una persona amica.
Le mani rimaste sul tavolo
Il posacenere nero e colmo
L’incertezza di chi sono
Con la testa che non basta per pensare a tutto.

 

0
2 commenti     1 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

1 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Maurizio Gagliotti il 07/12/2018 15:00
    Finalmente una poesia ermetica e per niente scontata come piacciono a me. Moderna, folle, immaginifica. Immagini scollegate ma che raccontano una storia. Una vita, se stesso. Molto Molto Bella ed anche non banale o scontata. Mi piace anche il fatto che lasci tante domande a chi legge.

2 commenti:

  • c m il 18/05/2008 15:55
    mi piace il modo in cui scrivi
    ti faccio i miei complimenti

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0