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Venni con te

Distesa te ne stavi sotto un albero secolare,
tetro come la tua vita,
io ero già da mesi nel tuo grembo;
afferrasti una siringa,
io più forte ti scalciai,
come se potessi fermarti,
ti sentivo morire
Finalmente sentii mani civili,
voci ansiose che ti chiamavano
e tu sdraiata su nuda terra.
Le sirene d'un ambulanza;...
fu solo una folle corsa,
non c'era più nulla da fare;
eri già morta,
ed io venni con te

 

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5 commenti:

  • Simonetta Mastromatteo il 04/09/2009 09:50
    Bellissima poesia, ma quanto è triste
  • Riccardo Brumana il 15/03/2008 19:54
    poesia che toglie il fiato!!!
    spero sia solo frutto di un sentire astratto e momentaneo...
    un abbraccio. Riccardo.
  • Vincenzo Capitanucci il 13/03/2008 15:03
    Terribilmente cruda... questo albero secolare avveva perso tutta la sua Forza di Vita... un dolore immenso dentro la tua anima.. ma ha dato te.. come ultimo dono di vita... ed è un dono meravigloso.. anch'io come Ignis... spero e lotto.. per orizzonti che vincano la morte... immensa menzogna della Vita

    Un abbraccio forte
    Vincenzo
  • Aedo il 08/03/2008 14:30
    Una bella poesia, anche se forte e cruda:ma la realtà purtroppo è anche questa. Si spera solo che si possano profilare orizzonti di luce, che vincano la morte!
    Ciao
    Ignazio
  • laura cuppone il 07/03/2008 17:39
    mamma mia...é bellissima e struggente...
    ... Laura...

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