Invitai i miei spettri
A banchettare la notte..
-Che
Fu così densa
E scaltra
Da sporcarmi l’abito
Scelto
Appositamente
Per quell’occasione…-
Andai nella rimessa,
La crepa camminò su se stessa
Seguendo
Nessun itinerario
Se non quello
Che trovò cedimento
E decise d’aprirsi
E vidi...
-Una festa da un balcone,
Una ruota appesa,
Fiocchi rosa
E azzurri,
Giochi d’acqua calda,
Ulivi come spirali irregolari,
Incendi estivi,
Neve sugli scogli,
Folate...
Fiere...
Addii...-
-Decisa e consapevole
Caricai l’arma che taglia inverni
E ne frantumai conchiglie respirandone la sabbia..-
Il giorno mi sorprese..
Il treno partì puntuale
Dal binario del ponte,
Quello a valle,
Percorse gli abbracci
Ad uno ad uno,
Segnando su un foglietto
Preziosa mappa,
Scrivendo gli ultimi indirizzi,
Imprigionando voci
E muti squilli...
-Si fermerà
Per poco
……
Poi…
…Bambini,
Ricami d’onde
E nuvole d’organza…-