Madre che Cielo!
Un raggio incombente
mi stende
Nelle tue viscere
Sono rinato
Non è più lo stesso cielo
Non è un celeste
Dell’al di là
È un bianco-azzurro
Dell’al di qua
I tramonti saranno le albe
Di un mondo rovesciato
Il cielo sarà di terra
Il sole di cuore
L’anima visibile
Un corpo concreto
Con reali sogni
Di spontanea gestualità
Figli dell’uomo
Amore Donato
dall’Immenso
Amante