Se metto una maschera
Non avrò più carezze di luce sulla mia pelle
Nell’ombra stagnante
Avrò paura del buio
Diventerò il re di un fantomatico carnevale
Maschera variopinta
Secondo le occasioni ed opportunità
Un arlecchino un pulcinella
Un fragile coriandolo
Di una corta ed inesistente festa
Per non aver un po’ sofferto
Celando la mia trasparente verità
Ucciderò pian pianino me stesso
Facilmente la userò
Alla fine diventerà il mio viso
E non vedrò più il mio vero volto
Molte volte ancora in una corsa di disperata opacità
Odiando la mia povera inseparabile ombra
Nel tentativo di nasconderla sempre più giù
Creerò un dualismo accecante
Dove uno non vede più l’altro
E andremo tutti e due insieme
Con le nostre mani ignote intrecciate
In sempre più profonde tenebre
Inconsci l’uno dell’altro
Moriremo
L’uno sulla tomba dell’altro
Nei riverberi falsi di lampioni artificiali
Luminoso sole
Posso mascherare un sentimento
Una emozione
Solo con molta cautela
per non far del male ad altri
Scegliendo questo comportamento
Nel volo più alto della mia coscienza