Che farò stanotte
Rumori lontani assediano
Il ricordo a rilento
Della città vivente tomba
Si gira ancora in volto
Aggrappandosi ai suoi bambini
La salatissima imperterrita statua
Sprofonda
il suo silenzio nel vicino soffrire
Senza attendere il Sogno
Mai Svegliato
mentre divampa tranquillo
l’inferno dell’ esasperato annullamento
Sfatto
Senza ricordi precedenti
L’oggi ristampa nei fatti
la rauca voce divinamente futura
Cruda l’alba notte
ha troppo buio
Per poter incidere
Senza l’accordo accorto
Il tessuto del Vissuto
in piena
Il fiume scorre
Nel Maestoso flusso
il saluto
alla sorgente sfocia
delta divergente
Color salmone cielo
L’Orsa minore devasta a morte
Opino
Evaporata Sfinita Pace