Ho scoperto che il Mondo è un incastro di Stanze arredate in modo diverso.
Prima vivevo in una squallida camera,
i cui unici arredi erano le rovine della mia Vita,
spazzatura maleodorante raccattata nel corso degli anni,
macerie di un'esistenza consumata dall'alcol,
come il fuoco consuma la candela.
In un angolo cumuli di bottiglie, di bicchieri infranti, facevano bella mostra di se,
come gli orgogliosi Trofei del Cacciatore di teste.
Un giorno il mio vicino bussò alla mia porta e disse:
"Vuoi venire a visitare la mia casa?"
"Perché no!?" risposi io che in verità titubavo.
Mi mostrò un attaccapanni sul ballatoio, e parlò così:
"Spogliati del tuo involucro e appendilo fuori,
insieme al tuo nome e alle cianfrusaglie della vita mondana,
poi entra ti mostro la casa."
Un po sconcertato feci quello che mi era stato chiesto, poi entrai:
Beh! non sono più uscito.