Sono esposto agli insulti all'ira
ai colpi sordi della crudeltà
la mia carne viva è
incisa ferita esangue
resto immobile a terra
solo un gelido tremolio
come di torbido terrore
mi scuote
gli occhi celesti
più grandi dell'intero cielo resistono
spalancati fieri vivi
in attesa che piovano
Angeli e Pugnali