Correvo,
inseguivo l'aquilone
che il tempo feroce
aveva presto rapito a
mani bambine.
Correvo,
dietro ad un mito:
ero folla delirante
tra bandiere presto lacerate,
anzi tempo brandelli e reliquie
di un sole appena levato.
Correvo,
inseguivo un amore,
desiderato senza corpo
visto disteso, prono
o ricurvo,
con gli occhi spenti,
al riparo di un ombrello,
ai bagliori di una fiamma
che rischiarava la notte
indicava la rotta
ed incupiva l'anima.
Correvo!
Intanto il gufo annuncia la sera!
Sono fermo.
Ho sognato.
Ho sognato il tempo...!
E il tempo è
Storie,
quando si fa sera!