Ricordo lacrime lontane, forse nemmeno mie
È un folle mondo il nostro
A me bastano i tasti di un pianoforte per ricordare
Anni luce da quelle notti insonni, stretto ad un cuscino
Anni luce da quei giorni ansiosi e sperduti
O quando da piccolo raccoglievo i fiori e li portavo a mia mamma
Quei prati che sembravano tanto sconfinati
Quegli amori sempre dannatamente impossibili
La pesantezza di quel dolore ha lasciato una timida eco
Ora due oceani blu mi guardano innamorati
E quanto sembrano lontane tutte quelle lacrime, forse nemmeno mie
C’è una nuova gelosia, nuove paure
Belle paure
È tutto nuovo e sconosciuto, è tutto sorprendentemente bello
E io lo scrivevo sempre che il futuro sarebbe stato bello
Ma bello in questo modo mai
Che prima aspettavo i giorni di pioggia per un po’ di compagnia
Che prima solo una parola taceva la giornata
Ed ora respiro solo te
Ed ora respiro soltanto te