Dai confini del tempo
osservo, immobile,
il mio silenzioso giardino
che esibisce, ormai,
solo gli steli inghirlandati
come cristalli di brina.
E mentre la memoria,
vibrante di emozioni
e
colta da nostalgia,
cerca tra le fredde aiuole
gli avanzi di petali
non ancora appassiti,
tutto in fretta scolora;
ma nel cielo invernale
fattosi azzurro e rosa,
si espande, dolce,
il trillo del vispo pettirosso,
che culla la mia sera.