A chi non crede più che esista il meglio
E spera ormai soltanto al meno peggio
A chi non ama l’odio né il rancore
Perché è imbecille e crede ancora nell’amore
A chi credeva di essere già morto
E ha pianto poi perché era ancora vivo
A chi di notte dorme e sogna poco
Per fare più di un sogno quando è sveglio
A chi se pensa male è solo un bene
Perché di delusioni ne ha abbastanza
A chi c’ha tempo sempre più di tutti
E non sa mai però con chi occuparlo
A chi si fa bastare sempre il poco
E aspetta ancora di trovare il tanto
A chi non crede più nel suo futuro
E passa notti a piangere il passato
A chi di notte poi non ha mai sonno
Ma di restare sveglio non ne ha voglia
A chi rimanda sempre ad un domani
E poi fa finta che sia sempre oggi
A chi vorrebbe avere un’altra voce
E invece tutti lo amano per quella
A chi si fida poco di se stesso
E dà fiducia a tutti e sbaglia sempre
A chi è bravo a stare proprio al centro
Ma sempre e solo al centro dei problemi
A chi non guarda mai dentro allo specchio
Perché ha paura di essere se stesso
A chi non ha bisogno delle botte
Perché per farsi male fa da solo
A chi si affida sempre e solo al tempo
E il tempo invece è lì che ancora aspetta
A tutti questi dico solamente
Non siate mai la rima di voi stessi