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Storia di un amore

Parlerò ora
così,
gridando.
Solo il vento
portare saprà
queste mie parole
lontano,
e renderle così
un po’ meno dolorose.
Assurdo canto
di un cuore
che del sesso
si è stancato
e l’amore
ha desiderato.
Ma chi può parlarti
dei sogni
miei,
se tu un sorriso
non l’hai?
Solo lei
un accenno
di felicità
te lo da.
Lei,
che non è una donna,
perché se lo fosse
almeno un senso,
uno,
qualcosa,
ce l’avrebbe.
E il bruciore
aumenta,
insaziabile,
ogni volta che
note suoni
e in volto tuo un sorriso,
uno,
traspare.
E allora suona,
suona maledizione,
sentiti vivo,
per una volta.
Una chitarra è quel che vuoi,
ti serve,
per essere felice?
E allora salutami,
perché me ne vado.
Un freddo addio
di ogni mio più caldo
amore.

 

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6 commenti:

  • Aedo il 12/04/2008 16:14
    Nonostante la tua giovanissima età, sei veramente brava: oltre a sistemare i versi con tecnica espressiva (versi corti e spezzati che creano ritmo e attesa), riesci a trasmettere forti emozioni e la calda passione di chi ama. Complimenti!
    Ciao
    Ignazio
  • Adamo Musella il 08/04/2008 02:21
    La tua è molto giovanile e ricca di entusiasmo. Brava
  • laura cuppone il 06/04/2008 23:53
    ... non é facile capire in tempo quale sia lo strumento giusto... nè quando suonarlo!!!
    bella e diretta!
    ciao Laura
  • Giovanni Cuppari il 06/04/2008 21:25
    Un passaggio tra le tue righe e mi coinvolge questa tua storia. Emozioni che parlano. Brava Anna. Gio'

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