Parlerò ora
così,
gridando.
Solo il vento
portare saprà
queste mie parole
lontano,
e renderle così
un po’ meno dolorose.
Assurdo canto
di un cuore
che del sesso
si è stancato
e l’amore
ha desiderato.
Ma chi può parlarti
dei sogni
miei,
se tu un sorriso
non l’hai?
Solo lei
un accenno
di felicità
te lo da.
Lei,
che non è una donna,
perché se lo fosse
almeno un senso,
uno,
qualcosa,
ce l’avrebbe.
E il bruciore
aumenta,
insaziabile,
ogni volta che
note suoni
e in volto tuo un sorriso,
uno,
traspare.
E allora suona,
suona maledizione,
sentiti vivo,
per una volta.
Una chitarra è quel che vuoi,
ti serve,
per essere felice?
E allora salutami,
perché me ne vado.
Un freddo addio
di ogni mio più caldo
amore.