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Il terzo Occhio spappola il Cielo a l'Ape Maia

Non sono più passato
A trovarti nel futuro

Ho avuto da essere presente

Vedo il tempo
Cambiare le cose

Il volto dei pazzi
Da volo ai fiori

Nei peli della mia barba
Serbo il loro profumo

Sempre più bianchi
Tanti più neri


Cambiano nel divenire

O O

Sono i miei occhi
A vedere diverso


Dicono di capelli e unghie

Continuino a crescere anche nella tomba

La vita non si arrende mai

Cresce graffia ruggisce

Vorrebbe ancora ri uscire dal non essere amata


Sono vivo?°?


Vedo... Amore... Vedo Gaia...


Vedo

Quel ramo secco è

è in fiore

Da sempre è per sempre

 

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3 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 21/04/2012 09:07
    ... mi hai ricordato un famoso
    celebre quadro di Dalì
    - sogno causato dal volo di un'ape -
    sarà
    che immaginando l'amore assoluto
    bisogna essere
    un po' surrealisti,
    complimenti.

3 commenti:

  • karen tognini il 21/04/2012 11:57
    Incredibile questa poesia.. genio di un poeta.. Vincenzo!!!!!!!
  • Wester Auxano il 27/07/2008 21:49
    Assai forte l'incipit, come una cannonata... sono d'accordo sul geniale ermetismo... (Mi ricordi Montale Xenia I "Avevamo studiato per l'aldilà...)Per il resto non mi permetto di darne un'interpretazione, rischierei di limitare un orizzonte già così ampio...
  • Alessandro Castellarin il 23/04/2008 11:47
    Geniale ermetismo!
    Molto piaciuta!

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