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2 NOVEMBRE 1997

Credevo cambiasse la nostra vita
credevo in un futuro con le ombre ormai alle spalle.
Quel giorno Dio ha preso in mano il tuo destino,
ci ha giocato a dadi e ti ha dato una nuova vita.
La morte ha messo in spalla la sua falce,
sconfitta se ne è andata.

Quel giorno Dio ha preso in mano il cuore di un'altra persona,
ci ha giocato a dadi ed ha spento il suo destino.
Quel cuore ora batte nel tuo petto
pompa la tua linfa rossa, ti fa ancora vivere.
Ma non hai capito niente:
i tuoi errori di marito, il male che hai fatto a nostro figlio.

Più forte nel corpo, ci hai lasciati
scegliendo colei che ha straziato la nostra unione.
Non hai capito i doni ricevuti
da Dio, dal donatore, dalla fortuna:
quei doni che tanti invano attendono sperando
ma che tu hai fatto tuoi con l'arroganza di un diritto.

Ho onorato con una Messa chi ha donato tanto amore
ma tu non sei venuto per ringraziare
nè Dio nè chi ti ha strappato alla nera falce.
Allora ho sputato sulla tua anima nera:
ormai è il Diavolo che ci gioca a dadi
e so già che con lui non avrai alternative.

2 Novembre, festa dei morti,
la tua festa perchè sei morto dentro.

 

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15 commenti:

  • Valeria Cancarini il 21/05/2011 13:56
    è stupenda:esprime esattamente il sentimento dell'odio
  • Anonimo il 20/03/2010 10:07
    Intensa e violenta.
    Gusto ogni parola.
  • Luciano Sansone il 20/08/2008 14:25
    Cara Paola, Sapevo quanto hai sofferto con tuo marito (me ne avevi parlato già in privato) ma non credevo che quest'uomo dopo aver ricevuto un dono così grande, la vita, continuasse ad essere così arido dentro. Paola, credi a me, quest'uomo non ti meritava. Tu sei una donna splendida, un'animo così sensibile, meriti di meglio. Lascia il passato alle spalle, guarda al futuro e scrivi, scrivi, scrivi.
    Un grande bacio.
  • rita giannini il 19/08/2008 16:03
    ciao Paola, ho letto solo adesso la tua poesia, certo è molto dura ed esprime molto bene l'amarezza dilaniante che provi dopo aver tanto sofferto per lui e aver sperato di iniziare una nuova vita: coraggio, aggrappati alle piccole cose di ogni giorno e vai avanti pensando che davvero lui non meritava questo dono così grande, nè soprattutto una compagna come te... ma, vedi, se il Signore ha ritenuto di dargli questa possibilità di vivere noi non possiamo giudicare, sarà lui che dovrà fare i conti con la sua coscienza e probabilmente saranno conti amari...
    un abbraccio,
    Rita
    p. s. se vuoi scrivimi privatamente, mi piacerebbe (anche se non vado tutti i giorni sul pc)
  • andrea venturi il 18/08/2008 09:53
    è vero è una poesia molto dura ma bella esprimi tutto il tuo dolore ma non vedo odio verso questa persona, nonostante vi abbia fatto sofrire così tanto.
    un giono si renderà conto degli errori che sta facendo.
    un abbraccio andrea rita
  • Paola Reda il 03/08/2008 08:49
    X NICOLA: mi dispiace Nicola, ma non hai capito la poesia che NON è la mia verità, ma la verità su un uomo(?) che non ha voluto comprendere quale grandissimo atto d'amore ha ricevuto: la VITA!... e, ironia della sorte, ha ricevuto un cuore nuovo proprio il 2 novembre, giorno in cui si onorano i morti... e lui avrebbe dovuto onorare più che mai chi ha fatto il GRANDE gesto d'amore di donare le parti vitali del proprio corpo a chi non aveva più speranze di vivere ancora. Non voler ringraziare neanche con una preghiera vuol dire essere morti dentro! ... e, per favore, lasciamo stare lo stile che proprio in questa poesia è la cosa meno importante...
  • Nicola Saracino il 30/07/2008 13:31
    Lui non ti odia. E tu non hai dato il giusto valore ai tuoi errori di moglie. Ma la tua verità è nella poesia, che è bella, perché riesci a dominare quei cavalli selvaggi che sono le parole con la frusta della sincerità.
    Auguri
    Nicola
  • Ugo Mastrogiovanni il 26/05/2008 10:22
    Non sempre la poesia riesce a diventare una miscela esplosiva conservando i crismi della liricità, questa di Paola ci riesce. La mistura d’antichi amori, la commemorazione della morte, il richiamo al dovere e qualche appropriata allusione, celebrano un rancore antico che, in versi, diventa immortale.
  • le fabbriche dismesse il 01/05/2008 10:34
    Tanto dolore e rabbia in questi versi per chi prima ha "distrutto" la tua vita e poi ha voltato le spalle alla fortuna... brava
  • Anonimo il 30/04/2008 21:21
    Porca miseria Paola, quanto dolore ancora...
    Molto dura, perche la sofferenza di vedere una persona che gioca con il diavolo, ancora, dopo che gli è stato regalata un'altra possibilità, diventa ai tuoi occhi inconcepibile..
    ma non merita neanche tutto questo dolore...
    un abbraccio
    Angelica
  • Cinzia Gargiulo il 28/04/2008 18:09
    Molto dura!... Quanto male ti hanno fatto.
    Un abbraccio...

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