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Makumba

Ti immagino nel buio,
concentrata ad odiarmi,
con uno spillone in mano
ed un pupazzo di cera.

Sai dove infilzare,
e non di certo al cuore,
perchè potrei morire
e tu infiorare la mia tomba.

Hai fatto una makumba,
carica del tuo rancore,
perchè pensi di goderti
lo spettacolo del mio dolore.

Non so come finirà,
e se il tuo odio sibilante,
mangerà il mio cadavere,
disteso nella polvere.

Se allora sarai sazia,
con il tuo freddo pasto,
per l'agognata vendetta
di donna ferita e tradita.

Io con te ho imparato,
che il volto dell'amore,
cambia trasfigurandosi
in quello dell'odio.

Vedo te che sorridi,
con le labbra dischiuse,
e poi col duro ciglio
e il digrignar di denti.

Odio e amore son gemelli,
che si scambiano il nome,
e non sai più distinguerli
perchè han lo stesso volto:

il tuo, per me.

 

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0 recensioni:

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11 commenti:

  • gaia porcelli il 22/12/2011 13:33
    Sta a noi perlomeno tentare di contrastare questo istinto corrosivo però..
  • Pablo X il 22/12/2011 10:59
    Eh, bella Gaia putroppo è più facile odiare che perdonare.
  • gaia porcelli il 21/12/2011 20:43
    Questa poesia mi ha messo i brividi..
    Mi ricorda la Medea di Euripide! Ma quanto odio.. alla fine a cosa può portare, se non alla propria distruzione?
  • Pablo X il 07/06/2010 14:04
    No bella Miranda, non sono misogino e nemmeno tanto passionale o geloso.
    In questa poesia c'è l'odio si ma è è un odio condizionato pronto a riconvertirsi in amore.
    È l'odiare qualcuno che hai amato fino a poco prima ma che per qualche motivo non puoi amare, allora devi odiarlo per allontanarlo da te.
  • Anonimo il 07/06/2010 13:22
    odiare... che parolona!!! quanto sperpero d'energia in tale emozione! pare che il termine odiare origini dalla parola greca odoys cioè dente, ed anche da odyne ossia dolore... le possibili origini etimologiche mettono in relazione lo stato d'animo dell'odio con un grande feroce dolore fisico... il dente avvelenato! nelle tue poesie, amico Pablo, si ripetono spesso parole quali veleno, odio, rancore... e sempre rivolte alle donne. due sono le cose: o hai incontrato donne terribili, o sei un inguaribile misogino.
    Miranda
  • E L il 01/11/2009 21:16
    Ciao Pablo. Commento questa poesia perchè rispecchia il periodo della mia vita che sto vivendo. Amavo un ragazzo che si chiamava proprio come te (ironia della sorte). Mi è venuto da pensare che è quel cazzo di nome che vi rende stronzi. Fatto sta che penso che l'amore possa diventare odio puro. Lui per me era... LA MIA ANIMA. Gli ho concesso tutto, l'ho amato più di me stessa e della mia stessa vita e per me l'unica cosa che veramente contava era che fosse felice e al sicuro. E nonostante tutto non è bastato. Momentaneamente non mi sento nessuno perchè Lui mi odia perchè non sono come lei e perchè lo amo. Per questo deve morire. Per questo provo per la mia anima un odio sfacciato. E lo so che più lo odio più distruggo me stessa, ma quasi non posso farne a meno, perchè da quando mi ha lasciata sola.. sono morta dentro. Adesso sono qui a questo stupido computer e sono viva. Ma vivere non vuol dire solo respirare. In greco ad esempio vita significa "respiro dell'anima". E io odio la mia anima.
    Ma ciò che hai tralasciato in questa poesia è che la vendetta è una pigra forma di sofferenza. La tua ex donna sta soffrendo anche se accecata dall'odio.
    Ho fatto di un commento un fatto personale. Ti chiedo scusa. Non commentare.
  • Pablo X il 20/07/2009 12:20
    Questo commento mi è piaciuto, lo trovo molto saggio ed in linea con quello che la poesia vuole dire.
  • Anonimo il 20/07/2009 11:52
    L'odio è odio. L'amore è amore. In mezzo ci sta l'indifferenza, la divina indifferenza di Montale. Le donne odiano con la stessa facilità con cui amano, o meglio "dicono" di odiare con la stessa facilità con cui "dicono" d'amare. Quello che non sanno fare è maturare una sana indifferenza verso l'innato senso della dissimulazione che fa parte della natura maschile. Se si adattassero a considerarci bugiardi fin dagli esordi delle storie, avrebbero meno problemi e odierebbero molto di meno.
  • Ila Santo il 28/10/2008 19:15
    be' devi averla trattata proprio male questa donna...
  • Pablo X il 11/07/2008 16:09
    La metafora dei due gemelli che sono diversi ma uguali, uguali e diversi e un po non sappiamo distinguerli e un po ci prendono in giro, ci confondono. forse l'amore non si trasforma in odio ma può arrivare ad assomigliargli molto.
  • Ada FIRINO il 11/07/2008 08:28
    Bella descrizione di un amore trasformato in odio, Ma chi ama davvero saprà odiare veramente? Ne dubito. Forse c'è solo sofferenza, ma mai vero desiderio di vendetta.

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