Angoscia
Una corda spezzata per sempre
Fulmini tuonano
Dentro l’anima
E supplichi
Di non ricordare…
Gesti
E parole
E sguardi
Incantati meccanismi
Nel cosi troppo facile tutto
Il tutto sembrava
Ma e’notte:
Il buio suo
Dentro me
A dilagare
Dirompente silenzio
Di solitudine
E paura
Strappi laceranti
Dell’ignoto senso
Del puoi
Di domani
E dei perche’
Che chiedo ora…
Ditelo voi
Stelline…
Che è la notte
A far tremar le labbra
Che è la luna:
Si dipinge impallidendo
Sulle guance
Un terrore che non c’’e’…
Che vedro’domani
Sprofondare sotto l’alba
Le ceneri di una notte
Sbagliata.