Cosa disperatamente cerchi, oh forestiero?
Su per questo buio, ripido e solitar sentiero,
ove la solare luce più non posa
e ogni passo costar fatica è cosa.
Non oltre andar ti son sincero,
non inoltrarti ancora,
nel cieco tuo viar non v'è
nè tempo, nè cosa ed ora.
Ch'io son? Io son colui che dice
ed il mio dire è puro,
tutto mutato s'è al mio passare,
e vano è pel tuo sguardo ancor cercare.
Indietreggia allora,
lascia questo solitar sentiero che a nulla porta,
vivi l'ora che t'è data ancora,
ascolta il Tu, che Tu sei stato...
e qui lascia il tuo passato.