Icona distante nel tempo,
canto d'incanto al contempo.
Acanto taroccato
da distanze equinoziali
accanto al viso
d'una brulla effige di Luna!
La Poesia è murmure,
calda sotterranea cancrenosa
Natura in meditazione.
È foglia d'acero.
È tucano del Pernambuco.
È occhio di facocero.
Non è merce al discount,
né inflazione
né disoccupazione!
È la baia d'Auckland sottecchi.
È la baia di Gozo e Cominotto.
È la trasognante costa d'Algarve.
Bianchi petali soffondono le zagare,
i petali del viso di Pessoa!
La poesia è famelica di spirito.
È prezioso corallo d'Oplonti,
è perla fina d'Hainan,
Carneade gialla isola,
esilio d'artisti e cogitazione!
Mi sussurrasti vilipesa:
-la Musica è Poesia!
Mi sussurrasti attonita:
-la Poesia è Musica!
C'est le « carnaval des animaux »,
c'est Camille Saint-Saëns!
Mi sussurrasti sconcertata :
-mais la vie sans sens!
L'origine del mondo,
scatola chiusa all'orizzonte,
vespaio migrabondo,
tessuto di Foscolo,
arcano di Hirschmann,
arnia meditabonda,
fegato di Bukowsky,
anima di Majakovskj!
Mi chiedesti allora:
-la sostanza della guerra?
Castelli di sabbia,
risposi in seguito.
Era il viso sfigurato di Pristina,
la spada conficcata
nel cuore di Kabul,
la giugulare incisa di Bagdad,
l'aria cinerea d'Auschwitz,
l'inorridito volto di Dien Bien Puh!
La poesia è spiegazione,
catalessi di spirito,
aggraziante e femminea.
Ruota nei gangli del nulla,
saggia la casualità del dubbio,
scorta il mozzo e il marinaio!
Peccato che un dì mi sussurrasti:
-la Luna è più vicina che nel'69,
ma la Terra è lontana lontana!