Il tuo silenzio apparente
stanotte
sospira e soffre
slegato,
senza margini...
Così
il tuo sale,
caldo e copioso,
trova rifugio sul tuo cuscino,
straziato
dai tuoi singhiozzi
e i tuoi sospiri...
È lui che vuoi!
È lui il dolore più grande,
é lui che produce continuamente in te
la ragione del sorriso,
é lui il padrone dei tuoi pensieri d'amore...
... Ma non é lui che potrebbe ascoltarti,
non é lui che baci fingendo nel silenzio assordante...
Vorresti che la notte calasse come un'ombra amica,
che avesse un po’ di compassione,
che avesse mani
e ti accarezzasse il viso tremante,
dandoti un po' di pace
in un sogno
senza sogni...
Ma sei incontenibile come il tuo dolore...
E il tuo cuscino custodirà il segreto
e sarà il tuo compagno,
amico silenzioso e accogliente...
Come l’onda col suo tormentato scoglio.
(Liberamente (?!) tratta e spudoratamente (!) ispirata alla poesia "Lacrime" di Vittorio Fornasini)