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la linfa acerba del tempo

Il mare se ne stava in silenzio a leggere
impronte stese al buio
con gli occhi fissi nel becco
di un gabbiano pronto ad ingoiare salsedine.
Lontano il suo respiro
si perdeva in un incerto confine
lasciando sabbie e scogli
in attesa di destino.
Si colorava di ombre
il suo volto
avvolto nelle onde scure.
Curvo al peso delle carezze
del cielo
pescava al fondo dei suoi abissi
la linfa acerba del tempo
scoprendo le mani fredde
di tanta vita rubata.
E le acque già sembravano
infedeli lenzuola sporche di vuoto
chiuse tra le sue dita, nere,
come il pianto di una luna violata.

 

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6 commenti:

  • Anonimo il 19/05/2008 18:56
    e scusa la t mancante! è l'emozione
  • Anonimo il 19/05/2008 18:56
    scrita da una donna... ci leggo tutto un altro significato...
    e quella luna violata, forse... mette sulla giusta strada...
    Ancora Brava!!!!! e :bacio:
  • Anonimo il 19/05/2008 18:54
    ancora meglio, se possibile!!!!!!!
    Viva!!!!! e scusa la lettura sbagliata del nome! sono una talpa!!!!!
  • michela zanarella il 19/05/2008 18:06
    eh lucia grazie del commento, ma sono una girl, fa niente...è il contenuto che conta...
  • Anonimo il 19/05/2008 17:48
    Michele!!!!!
    che emozioni,,,,,
    come danzano le tue parole!!!!
    come con loro vanno i sogni...
    Bravo! 100 stelle!

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