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MURO

L’istrionica dea
Percepì la sua fine,
Guardando rotolare
La sua testa per le scale…
I calzari furono forgiati,
Le spade tagliarono capelli
In quattro
E lo sposo si presentò
Alla sposa
Un’ora dopo
Innamorato e muto…

E la sala fu sgomberata dai bossoli
Il primo giorno di caccia,
Così
La scossa prese tutti
Indistintamente,
Creò il panico
Tra spezie e stiletti
E gratitudine profonda
Negli infedeli ricami…

Tutti sorrisero
Al fotografo ruggente…

Solo il giudice
Non fu contento
Del cibo presentato
E lo scagliò violentemente al muro,
Che lo guardò
Disorientato….

 

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6 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 13/03/2014 00:00
    apprezzata.. complimenti

6 commenti:

  • laura cuppone il 24/05/2008 00:42
    il muro
    subisce colpi
    e fa da eco a voci
    ripara respiri
    e tace solo
    e contiene
    empatico..
    l'ultimo che sempre
    verrà colpito
    dall'insoddisfazione
    e dalla
    superficialità...
    vedere
    guardare
    sentire
    ...
    sembra facile
    ma non sempre
    é possibile...

    e nemmeno sempre subire...
    non sempre
    un crollo
    é sinonimo di
    caduta
    ... anzi!!!

    grazie a tutti amici...

    un abbraccio
    Laura
  • augusto villa il 23/05/2008 22:39
    ... Mammamia quante belle cose che ti girano in testa...
  • Vincenzo Capitanucci il 23/05/2008 12:07
    Sublime... crollo del Muro.. nei quattro livelli dell'essere..è Infinito Amore.. fuori da ogni legge... crolla il tribunale. giudice.. inc...
    v

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