Mai labbra furono
così piegate di dolore,
oppressivo,
interminabile
come piaga inguaribile
purulenta di vergogna..
Mai urlo dell’anima
si prolungò così tanto
nelle membra ormai
esauste di violenza..
E.. la Dignità,
ombra supplichevole,
frantumata dall’imposto
mercanteggiare
di sensi,
orgogliosa proruppe
nel corpo fremente
di sogni umiliati.
Per Lei,
nel silenzio del cuore,
s’agitò, passo dopo passo,
un pensiero invadente…
Lacrime tersero la vita,
sconosciuta
ai teneri sguardi d’amore..
S’impose, ad un tratto, la scelta,
univoca nell’intento….
giù a precipizio nel vuoto,
vinta d’infelicità,
risoluta di libertà.