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ieri e poi

sara' pieno il bicchiere
domani
di nettare
o di veleno
riaprira'
la ferita ormai rimarginata
per sentire fluire
il sangue caldo
per poco l'acquazzone
vince l'arsura estiva.
l'argine sgretolato scivola
giu' nel fiume
e gli uccelli volano divertiti.
puo' essere decisivo amare whisky
o gin.
fra le pietre per sedersi giu'
nel parco
suoneranno il flauto traverso
che io amo tanto
cosi' soave,
armonioso.
e' arrivata una cartolina degli amici da lontano
si divertono
dicono.
facciamo l'amore
adesso
oppure
soffiamo l'amore nel nostro cuore
fuori
tra gli alberi
nel campo.
nato povero e in silenzio
corre verso il buio
e lo squarcia.
offrire ancora le spalle
al nemico vigliacco
per farsi colpire
e' stupido
o da eroe?

 

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4 commenti:

  • Giuseppina Iannello il 25/03/2009 09:47
    Perché non usi le parole accentate? Questa è una moda tutta italiana...
  • Anonimo il 25/05/2008 17:30
    Colpisce la scelta della parole, dove la più efficace si sostituisce alla più appropriata e distingue i bravi vati.
  • Vincenzo Capitanucci il 25/05/2008 17:15
    Un nettareveleno... perchè Cielo tutto finisce nel gin.. eceo.. faremo l'amore come due stupidieroi...

    Grazie Giuliano... antico Papa gela taro..
    v
  • Anonimo il 25/05/2008 16:21
    sono rimasta senza respiro... fino all'ultima parola...
    "corre verso il buio e lo squarcia"... straordinario.
    Un quadro di Munch.

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