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PADRONI*

Figli
di lontani appropri
lisci a scivolare in agi
su scie di sudore
di schiavi
si tramandano
lo scettro
... padroni
domatori alla figura
passano ai respiri
giocati nella paura
in grugni e ilarità
e come le faine
di scarto in scarto
a reumatismi in carne
mirano al sangue

Non passa amore al cuore
sfruttato
bolle d'aria in vene
a giocarsi il vuoto
e il sentimento
ha bisogno della piena
per portare l'incanto agli occhi
-Padroni
della nostra barca
che su lava và
dal sogno alle catene
----------------------------------
Da:Vite tremule
www. santhers. com

 

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