Certifico e devasto
del tempo lo scorrere:
torrente secco
infame siccità.
Ma nuvole scure s'appostano
all'orizzonte come in un attimo
antecedente la battaglia.
Dalla trincea del cielo
dirigono su di me
a scaricare i loro colpi attesi.
Il tempo riprende
a farsi scandire
da accadimenti.
Respira
come riprende a respirare
sotto i colpi del cielo
questa terra, forse,
non più deserta,
qui presente finalmente:
gocce grandi come granate
spaccano il suolo rigido e ferito
che beve, ora, senza tregua.
E attendo, solo, la fine della scroscio
fradicio, e il crescere dei fiori
d'improvviso a spegnere
il torrido succedersi
delle cose.