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Bombe

Scendon le gocce
d'una pioggia infinita,
cadon sull'erba
d'una valle fiorita.

Quei poveri fiori,
non ancora appassiti,
ossevano inerti
i destini smarriti.

Osservan la vita
che va e che viene,
tra mille paure
hanno perso la speme.

Ladre di sogni,
queste gocce violente,
distruggon chimere
e non lasciano niente.

Come i bambini
che sotto le bombe
vorrebber del cielo
sentire le trombe.

Vorrebbero ancor,
anche senza uno straccio,
stringer le madri
in un tenero abbaraccio.

Come i fiori,
anche questi bambini,
hanno perso speranze
nei loro destini.

 

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5 commenti:

  • Giuseppina Liguori il 08/06/2008 19:20
    molto bella anche se un po' triste, ciao e a rileggerci
  • vito proscia il 07/06/2008 21:09
    la madopnna è verginella??????????????????
  • oreste vallini il 07/06/2008 10:59
    Poesia commuovente, purtroppo l'uomo non capisce di non far inutili guerre..
  • Vincenzo Capitanucci il 07/06/2008 10:03
    Scendono gocce mortali... su questi poveri fiori inermi... in destini quasi appassiti... in uno straccio straziante..

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