Gli onori di casa
Mi hanno stordita,
La loro impressionante staticità
Mi ha assopita,
Le loro innumerevoli spinte
Congestionata
E ho desiderato
Trasmigrare come anima
Dal corpo al corpo…
Un altro vestito inadeguato,
Un altro pezzo di un oggi
Sprecato...
È così facile a volte
Prendere i sassi di qualcuno
E sequestrare i loro intervalli nel cerchio..
Ho abbassato tutte le difese
Prorompendo indomita
In sfacciate screpolature dei miei pensieri,
Ho escogitato un piano,
Che fallirà puntualmente,
Superba e fallace
Ho creduto fermamente
Nella forza dei pensieri
Ed ho resistito alla fame
E alla sete
E non avrò più forze
Per distinguere,
Né per proteggermi...
Le redini sono rotte
E i loro pezzi irregolari,
Residui annodati al legno,
Volano in un vento incomprensibile,
Come i miei capelli
In questo temporale estivo….
Sapevo che avresTi riservato
Una sorpresa per me,
Sapevo che avresTi afferrato
La frizzante vibrazione dell’Aria
E l’avresTi conservata
Per farmene dono...
Mi Hai voluta così…
Così mi Hai pensata…
E plasmata
E fatta..
Ora..
Non posso più cambiare,
Né smettere di correre,
Né resistere al richiamo del Fuoco,
Né pretendere il mio ritorno,
Umile,
Al recinto…