Stamane non ti ho vista
o cuor mio, non trova pace
soave melodia, qualor tuttora tace
della tua voce il verso, di gattina
come in bonaccia, mai vento non trovo
che a te mi porti, lesinando rovo
con spine di passion, me dolorante
sangue ribolle, e spirito s’invola
non dissetando il nettare, e il suo fiore.
Dolce e perenne, porti in te il desìo
d’un tratto incontro, d’intricate vele
e che le soffia il sole, com’avea già scritto
nell’incomprese sfere, come in noi, già rotte…