username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Le stelle

Qualcuno mi aveva offeso un giorno
Qualcuno più ricco di me
E la mia anima ferita
Il sonno lo abbandonò
Perciò sonno uscito di notte
Camminando senza meta
Nelle strade e vie deserti...
Eccolo là, un barbone
La bottiglia di birra scrollò
Allo stesso tempo
Un ferrari rumoroso
Appare e sparì
E io che per un istante
Avevo pietà per il mendicante
E il proprietario della ferrari
Lo invidiò
Alzò gli occhi verso le stelle
Il mio passo fermò
Il cielo ricamato di stelle
Mi disse
Guarda quanto è bello e grande
l’universo…
Quale problema tuo
può valere...
Più di questo

 

0
5 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

5 commenti:

  • andrea forgione il 20/07/2008 16:36
    non lo guardiamo più il cielo...
  • Aedo il 18/07/2008 20:24
    Sì, Suzana, volgiamo gli occhi verso l'alto: le stelle, i sogni illumineranno la nostra vita. Bella poesia
    Ignazio
  • augusto villa il 18/07/2008 10:13
    ... Si... anche a me capita... a volte... e quando ci penso... sto subito meglio!!!... Bella!...
  • Anonimo il 17/07/2008 22:13
    buon segno di libertà evadere dalla solita vita, tutti sono maestri di invidia anche i ricchi, bellissima poesia ciao salva.
  • Ezio Grieco il 17/07/2008 11:22
    ... bel concetto; stesura lacunosa, perdonabile in quanto non padronissima della nostra lingua; e però, si legge piacevolmente.
    clezio

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0