Rifiuta il cibo
perché il suo cuore è di sasso,
come la pietra della sua terra
Allontana le lacrime,
che asciutte non scivolano più sulla pelle
Isola da sé
le amicizie di tradite ipocrisie
Fremono le sue carni
per il dolore dell'omessa giustizia,
dell'interrotto cammino verso il vero,
che appare precipitato nel nero abisso del nulla
Non sa che fare di una vita
vissuta in morte dei sentimenti
non sa come potrà ancora battere il suo cuore,
scorrere il suo sangue
Non sa quale se un orizzonte guardare,
non sa dove,
non sa come
Aspetta,
forse delle parole,
forse dei gesti.
2. II. 2002