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Foiba d’Istria (assassinio di massa)

Giù,
giù,
giù in fondo

cado nel grande buco nero
scavato nella terra fredda
con pareti di roccia,

cado giù,

la testa su una roccia,
la spalla anche,
che sanguina e colora il mio compagno legato di rosso,

il vuoto sotto di noi

gli spari sopra,
urla,
urlano i miei paesani,

altro sangue cade da sopra,
ho la testa bagnata di sangue,
sono debole e stanco,

cado col petto,

non sò se sono morto
ma la mia gente sì,
tutta o quasi,

con me nel buco,
fra poco anch’io con loro


28. VIII. 2000

 

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3 commenti:

  • bruno guidotti il 10/11/2008 12:46
    Un vero incubo.
  • pietro luigi crasti visintini il 22/07/2008 05:08
    Hai ragione da vendere Sabrina... che si parli poco dipende un po' anche da tutti, ecco uno dei motivi che spinge a produrre poesie sul tema, che lo sento anche perché un dramma familiare.
    Grazie del tuo interesse, grazie tante del tuo commento
  • sabrina balbinetti il 21/07/2008 23:30
    si parla sempre poco di questa strage... eppure erano vite umane anche loro! Bella, molto toccante.

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