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Venere Azzurra

Dolce rugiada che bagna
le mie guance secche,
soave melodia che accompagna
la mia pantomima di burattini,
sorella luna che riscalda
le mie notti insonni,
esotico brivido che infiamma
i miei respiri affannosi...
Dolce Venere, irrompi
nella mia dimora decadente,
inondi le mie distese
di sabbia e fango,
colori d'azzurro le pagine
bianche del mio diario.
E volo nell'immensità,
respiro il sapore
delle nuvole, navigo
nell'oceano dei miei sogni,
sciolgo i nodi dell'incomprensione...
Bramo l'oblio che saprà
donarmi la tua bocca...
Bramo l'aurora che sapranno
donarmi i tuoi occhi...
Bramo l'ardore che sapranno
donarmi le tue carezze...
Bramo l'estasi che saprà
donarmi il tuo corpo nudo.
Riannodo i fili della memoria:
vuoto.

 

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5 commenti:

  • Federica Vergondi il 18/05/2009 08:16
    Bellissima, ho finito una storia importane che durata 6 anni, mi hai dato un po' di gioia
  • Rinaldo Pauselli il 29/10/2008 20:59
    bella parecchia, soprattutto rendi in maniera magistrale il ritmo con gli accenti con relativamente poche sillabe. poi è spettacolare la tua capacità di raddoppiare il ritmo a metà poesia per poi fermarlo con l' ultimo verso... mi stupisce tutto questo

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