Tornare a casa lo vedea la sera
per nulla cambiato a ritrovare
tutto com’era:
disfatto il letto mai riordinato,
il desco ancor apparecchiato
e quel raggio di luna rassegnato
anche se fioco illuminar la scena,
sempre la stessa, molto commovente.
Quasi volesse cominciar la cena,
la sedia scostata e si sedeva;
fissi i gomiti, viso tra le mani
burrascoso tornava a ripensare
quando decise di lasciare,
maledetto il giorno, sciagurata lei
sorpresa a letto con l’amante.
Nessuno rimaneva indifferente:
la fontana di là che gocciolava,
l’uomo del quadro lo guardava,
il gatto di fuori miagolava.
premuti a trattenere il pianto
gli occhi stringeva intensamente
e se più forte
lagrima turbata si staccava,
richiudeva tutto e se ne andava.