lascia che in noi
la musica ondeggi, trasparente,
come sottile linfa d’assenzio
e ci trascini via dalla folla
di questa piazza in festa
in un barbaglio di fuoco;
lascia che sia per una notte il tutto
e il nostro pezzo di cielo,
di sangue e carne,
lungo spiagge allunate d’agosto
nel misterioso respiro di un’onda,
per giungere all’alba
del nostro primo giorno di vita…