A tutti coloro che il Fato o la sfiga
con ingordo cinismo gli han rubato la vita
vorrei dedicargli un canto parlato
affinché si esorcizzi quel destino spietato.
Quella luce negli occhi pieni di vita
nella lapide al ciglio del marciapiede
che incontro ogni giorno in quella curva in salita
e se non ci fai caso nemmeno si vede.
Quella foto in un tempo migliore scattata
se guardi in quegli occhi sembra che chiede:
“ Perché la mia vita è stata spezzata? ”
lui che credeva in un Dio a cui ora non crede
e per colpa di una manovra sbagliata
ha perduto la vita e anche la fede.
Son passato in quel punto a tutti gli orari
e con gli occhi un istante in quell’angolo triste
ogni volta l’ho visto stracolmo di fiori
nell’immenso dolore che in qualcuno resiste.
Un strana tristezza mi prende di dentro
ogni volta che passo per quella via
forse è la paura che in un marmo bianco
possa finirci un giorno anche la foto mia!