Donna,
stringo forte le tue mani,
ancora tremanti di rabbia.
I tuoi occhi gonfi di lacrime,
danno libero sfogo al rancore.
Sul tuo viso ancora tumefatto,
i segni delle botte,
di chi ostinatamente chiamavi "amore".
Il tuo corpo,
esile e delicato ricoperto di lividi,
per la violenza,
di quella bestia:
chiamato uomo.
Tu donna,
madre e moglie coraggio,
hai sbattuto la porta,
scappando via gridando:
"no, la mia bimba no!"
No la tua bimba no,
non dovrà subire,
sopprusi e abusi.
Ti avvicini dolcemente alla culla,
ove la tua piccola riposa tranquilla.
Le accarezzi il viso,
e le tue mani smettono il suo tremore.
Tu e lei una nuova vita,
lontano da quell' uomo,
che unico pensiero:
carte e alcool.
Sfogando su di te la sua rabbia,
e la sua violenza,
ha perso per sempre,
la sua dignità di uomo
e l'amore infinito dei tuoi occhi.
Ora la libertà ti aspetta,
apri le braccia al mondo,
spalanca le tue ali,
dai libero sfogo alla vita,