ombre che schiantano
la loro immagine
nell'improprietà dell'essere,
la strada nel momento,
tramonto, buio,
silenzio,
e nell'eco lontano
il fragore del fremere fermentato,
scintille nell'abito della sera
vogliosa di ampia sensitiva calma,
passi lenti, continui, scivolano
nella strada eternamente uguale
nei modi diversi,
i pensieri lenti
affollano il cervello
a volte confuso,
a volte in lampi di genio non colti,
il passato preme
alle porte del futuro
compresso nel presente,
confusione scivolosa,
il tempo passa pensando,
la strada finisce
attraversando la porta,
chiudere un mondo alle spalle,
e nella penombra
essere nel mondo
ed appartati dalla vita,
la strada sotto di me
vivaio di continui scontri
di sconosciuti incontri.