Piano
non far rumore
appressa i passi leggermente
nella mia anima,
accostati
come l’acqua silenziosa
sulle sponde della riva trasognata,
sposta il riflesso dei tuoi cristallini
oltre l’orizzonte dello sguardo
e intreccia le mani tremanti
accanto le ali del mio sogno.
“Vuoi ascoltare la mia storia?
È però priva di parole,
per recepirla
devi andare lontano
oltre il bagliore del determinato
e trattenere i sussurri del silenzio
i suoni che non sono stati mai evocati
le melodie d’immenso,
senti, com’è bello
invadere gli spazi assenti
quelli dell’impossibile
dell’improbabile!
Le parole sono vuoti involucri
e noi siamo oltre
nell’immagine di un sogno.
E allora, dolce amore,
mi racconti adesso
la tua storia?”.
Sulla linea del cielo
s’intrecciano svariati colori
più lucenti di un arcobaleno variopinto,
un bimbo stringe la mano all’amica...
“Che cos’è?”
sussurra
mentre sente aleggiare la risposta
“Ma tu sai volare
al di là
e oltre...
verso i confini del sogno?”.