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Infame ragione

Hai preteso cosi tanto da me
Hai Teso il filo filante

D’un arco elastico in cielo

Creando tensione fra tutti i miei colori
Spelacchiandomi pure il Retro visore

Adesso sbaglio
senza più il mio Viso di Visone Visione

Anche i più semplici gradini
Del Tuo essere Grande

Amore

mi ritrovo in Mendicante arrogante
davanti ad una cattedrale di Luna
in Pietra di Pasta frolla

A mendicare qualche spicciolo solare
Di umile ortodossia in semplice spontaneità


Se avessi guardato il ruscello
Quella pura lacrima di gioia scorrere

sul Beato Viso dell’innocenza Tua

Mi sarei spogliato nudo
Totalmente Nudo Io

Togliendomi dagli occhi battesimali
Il malvestito di questo Mondo


Addio Caro Kruger
Mi taglio dolorosamente il mio Casto Volatile

Cip Cip Cap Cap

Per inseguire una candida celibe
In Fame triste nereide Famiglia

in Infamiiiiaaaa d’Amore!!!!

 

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