I sensi di colpa gemmano al buio.
Li batti, li sbatti a sfoglia di pasta:
non maturano da soli, li devi trasformare.
Schizzi d'acqua bianca volano a caso
dove li vuoi, dove vogliono andare.
È un sotterfugio, un passaparola
di fondo-grembiule, dove hai nascosta
la speranza più solida. Nascosta al sole
ai discorsi, alla sorte.
Sobbalza la tua speranza
col seno e col ventre
alla corpulenta risata
ruvida di ortiche, erbe amare.
Il Santo dovrà scendere domani
tra piume d'oca, squilli di orchestrali
in un via vai di certezze
che resistono al tempo.
Ma quella, la "tua" certezza
è processione senza mèta
senza ritorno a un altare:
è madia riempita di continuo
per sfamare.